Signor Ministro,
Signore e Signori rappresentanti delle istituzioni marocchine e italiane,
Cari amici,
È con profonda emozione che ci ritroviamo questa sera a Rabat per celebrare due secoli di amicizia tra l’Italia e il Regno del Marocco.
Due secoli di dialogo, di rispetto e di cooperazione che celebriamo attraverso la musica, linguaggio universale che unisce i popoli, parla al cuore e supera ogni confine.
Il concerto di questa sera, inserito nel progetto “Suoni di Fratellanza” non è soltanto un evento artistico.
È un incontro tra giovani artisti italiani e marocchini, tra due culture unite dalla stessa volontà di ascolto, di comprensione e di pace.
Attraverso i loro strumenti, questi ragazzi ci ricordano che l’armonia non è l’uniformità, ma la capacità di conciliare le differenze.
I giovani sono al centro di questa serata: ne sono al tempo stesso l’anima e la promessa.
È attraverso di loro che si costruisce il futuro dei nostri due paesi – un futuro fondato sulla conoscenza, sulla creatività e sulla fiducia reciproca.
Incarnano questa generazione euro-mediterranea e africana che crede nella cultura come motore di un progresso condiviso, di un’apertura al mondo e di una spernza comune.
La musica ha questo potere raro : ci eleva al di sopra dei confini, trasforma la diversità in armonia e rende ogni incontro un atto di pace.
Questa sera, la musica diventa il nostro linguaggio comune, il più antico e il più universale.
Il progetto “Suoni di Fratellanza”, ideato e diretto dal Maestro Damiano Giuranna con la Fondazione World Youth Orchestra, traduce questa visione con forza e convinzione.
Grazie alla collaborazione del Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione del Regno del Marocco, dell’Ambasciata d’Italia, dell’Istituto Italiano di Cultura, della Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, del Ministero italiano dello Sport e della Gioventù e dell’INSMAC, il progetto diventa un ponte vivo tra le nostre due sponde, uno spazio dove l’arte, la gioventù e la formazione si incontrano al servizio della pace.
Duecento anni fa, la Convenzione di Amicizia e di Commercio, firmata tra il Regno di Sardegna e il Sultano Moulay Abderrahmane, pose le fondamenta di una relazione unica e visionaria.
Oggi, questa stessa amicizia si rinnova attraverso la cultura, l’istruzione e l’energia creativa delle nuove generazioni.
Questa sera, attraverso la musica dell’Orchestra dei Giovani per il Dialogo e la Fraternità, celebriamo non solo la nostra storia comune, ma anche un futuro condiviso – un futuro che vogliamo sia fondato sull’ascolto, sul rispetto e sulla fiducia.
Che questi suoni di fraternità risuonino a lungo come una promessa : quella di un mondo dove l’arte, la gioventù e la cooperazione continueranno a unire l’Italia e il Marocco, due Paesi uniti dalla bellezza, dalla fiducia e dall’amicizia.
Grazie.